L’Illuminismo delle riforme civili: il contributo degli economisti lombardi
Milano, 13-14 dicembre 2011
Convegno internazionale
Organizzato dall’Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere, con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Università degli Studi di Milano e Università degli Studi di Milano Bicocca
Info: www.istitutolombardo.it/
Programma qui
Argomento:
L’Illuminismo lombardo è uno dei momenti più significativi del Settecento riformatore in Europa.
Con l’Illuminismo napoletano esso costituisce il contributo più alto della cultura italiana allo sviluppo di una moderna tradizione europea di diritti e riforme civili. Come ebbe a notare Franco Venturi, la tensione fra utopia e riforma è centrale nell’Illuminismo italiano e spiega la maggior parte dei suoi contributi più alti. In questa prospettiva, l’Illuminismo lombardo si distingue per il suo carattere pragmatico e per la sua attenzione per gli assetti costituzionali.
Obiettivo centrale del seminario di studio è mettere a fuoco la relazione fra teoria economica e politiche riformatrici in campo economico, giuridico e amministrativo. In questo ambito l’Illuminismo lombardo è all’origine di due fra i più importanti contributi del Settecento riformatore: la critica del sistema delle pene di Cesare Beccaria e le indagini di Pompeo Neri sui presupposti catastali della tassazione fondiaria. In entrambi i casi, un forte e originale impulso intellettuale è seguito da riforme istituzionali sia in Lombardia sia altrove (la Toscana e Parma sono i primi Stati europei ad abolire la pena di morte, il nuovo sistema di tassazione della terra introdotto in Lombardia anche per effetto delle proposte di Neri esercita un’influenza profonda sulle riforme catastali in Inghilterra e Francia).