Il libro. Editoria e pratiche di lettura nel Settecento
Pisa, Centro museale espositivo San Michele degli Scalzi (Viale delle Piagge), 26-28 maggio 2014
Convegno annuale della Società italiana di studi sul secolo XVIII, con il patrocinio del Comune di Pisa e con il contributo dell’Università di Pisa e del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere
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Strutture alberghiere: qui
Logistica: qui
Cena sociale – AVVISO: Per la sera del 27 maggio è prevista una cena sociale presso il ristorante I paccheri annesso all’Hotel Repubblica Marinara, via Matteucci 81 (a pochi minuti a piedi dalla sede del convegno; la struttura è munita di parcheggio). Il costo della cena è di euro 30,00 (Menu). Si prega di comunicare la propria adesione entro il 10 maggio scrivendo all’indirizzo redazione@sissd.it. Inoltre: per il 27 maggio è previsto un pranzo a buffet nelle immediate vicinanze della sede del convegno; in questo caso il costo individuale è di 10,00 euro e le adesioni verranno raccolte durante la sessione pomeridiana del giorno 26.
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Il Call for papers:
Il convegno annuale della Società italiana di studi sul secolo XVIII per il 2014 si tiene a Pisa su questo tema e i soci possono inviare proposte di comunicazioni facendo pervenire un abstract contestualmente alla presidente Beatrice Alfonzetti ( beatrice.alfonzetti@uniroma1.it ) e al segretario generale Alberto Postigliola ( a.postigliola@tiscali.it ) entro il 25 gennaio 2014. I soci non strutturati debbono inviare, unitamente all’abstract, un curriculum vitae.
Appello: entro il 25 gennaio 2014
Negli ultimi trent’anni le ricerche sull’antico regime tipografico, e in particolare quelle sul Settecento, hanno prodotto numerosi studi attenti all’analisi delle condizioni di produzione e di diffusione del libro. A partire da un contesto urbano o da quello di uno stato, hanno ricostruito le tipologie dei mestieri del libro, in alcuni casi la produzione di singoli stampatori-editori, in altri l’evoluzione di alcuni generi editoriali di successo. Hanno seguito l’affermazione della censura laica e le conseguenze, spesso diverse nei contesti statuali italiani, sulla produzione e sulla circolazione del libro; hanno analizzato le relazioni con le società tipografiche europee e la circolazione di libri leciti e proibiti. In alcuni casi hanno cominciato a sondare il complesso mondo dei lettori e di come costruiscono le loro biblioteche.
Mancano però ancora ricerche che tengano conto di tutti i numerosi aspetti (e della correlazione tra di loro) di quel circuito della comunicazione di cui parlò Robert Darnton in un famoso saggio del 1982, un circuito che coinvolge l’autore, l’editore (e i suoi collaboratori), il tipografo, il distributore, il libraio e infine il lettore. All’analisi degli attori sociali che contribuiscono alla pubblicazione e alla circolazione dei libri, occorre affiancare lo studio delle diverse tipologie di prodotti a stampa, dai libri più curati ai semplici fogli volanti e a tutti i materiali della cultura scritta che circolano nelle città e nelle campagne d’Antico Regime. Negli ultimi anni, numerosi studi, sollecitati dalla bibliografia di tradizione anglosassone e dalla paleografia italiana, hanno portato l’attenzione non solo sulla tipologia dei testi, ma anche sulle forme materiali cui sono affidati e sulle modalità della loro trasmissione (manoscritta o a stampa, orale o scritta, tipo di edizione, formato, presenza o assenza di illustrazioni, ecc.), dal momento che tali forme non sono elementi neutri, ma condizionano profondamente il processo di costruzione dei significati, e dunque le pratiche di lettura e gli usi degli stessi testi.
Il convegno intende approfondire il rapporto tra la produzione di libri, le forme attraverso cui sono trasmessi e le modalità in cui i diversi materiali a stampa sono accolti nei nuovi luoghi della sociabilità, o nei nuovi spazi in cui è possibile leggere senza acquistare i libri. Altri aspetti da approfondire saranno il ruolo di intermediari e mediatori svolto dagli editori nei diversi ambiti e generi; i rapporti con i gruppi intellettuali locali. Anche la funzione ricoperta dai singoli libri, italiani ed europei, di veicolo culturale in grado di rilanciare dibattiti e discussioni, in ambito artistico, scientifico, economico, giuridico, letterario, teatrale, musicale costituirà oggetto della ricerca, così come la circolazione dei libri e la costituzione di specifiche biblioteche, destinate a un uso privato o pubblico. Ampio spazio si intende dare anche alle pratiche di lettura, facendo sì che emergano continuità e fratture rispetto ai secoli precedenti. Ci si può chiedere se le trasformazioni del mondo editoriale, la nascita di luoghi pubblici e privati in cui si legge e l’ampliamento del pubblico consentano di individuare anche nei vari stati italiani il fenomeno della “rivoluzione della lettura”, individuato in altri paesi dell’Europa settecentesca.
Questi i possibili temi di approfondimento:
1. Produzione, controllo e diffusione dei materiali a stampa
a. Le fonti di finanziamento e i meccanismi del credito (aspetti del mecenatismo, patronage, finanze, attività commerciali e rapporti con il mercato)
b. La concorrenza e la questione della contraffazione (pirateria)
c. Le reti della distribuzione (strade, poste, viaggi, porti, dogane)
d. L’attività tipografica nei contesti italiani; le specificità locali: le città e le strategie editoriali, i generi, i gruppi culturali
e. La stampa periodica (giornali e gazzette) e i suoi operatori
f. Le stamperie reali
g. Censura (censura ecclesiastica e censura laica) e autocensura
h. Autorialità e anonimato
2. Le forme della mediazione culturale
a. Il problema delle traduzioni: i testi scientifici, medici, naturalistici, politici, religiosi, letterari, teatrali, musicali
b. I luoghi dello scambio: accademie, biblioteche, salotti, teatri, logge, caffè, ‘veglie’, botteghe, archivi
c. Autori ed editori: carteggi, imprese culturali, collane e riviste, strategie comunicative e commerciali, fasi redazionali
d. L’impatto culturale dei libri: casi editoriali, recensioni, paratesti, dibattiti
3. Pubblici e letture
a. Nuovi lettori e nuove tipologie di lettura
b. Le lettrici e i loro libri
c. Forme, supporti e modalità di lettura previsti da vari generi editoriali (editoria teatrale, libretti per musica, romanzi, raccolte poetiche, catechismi, testi per le scuole e per l’infanzia)
d. Letture private e comunità di lettura
e. Le biblioteche d’autore
4. Impatto dei generi e strategie editoriali (cambiamenti e immobilismi)
a. Libri di larga circolazione (testi devozionali, romanzi, almanacchi, lunari, canzoni, ecc.)
b. Testi teologici e dottrinali
c. Editoria scientifica
d. Testi e immagini nell’editoria illustrata
e. Antiquaria
1. Produzione, controllo e diffusione dei materiali a stampa
a. Le fonti di finanziamento e i meccanismi del credito (aspetti del mecenatismo, patronage, finanze, attività commerciali e rapporti con il mercato)
b. La concorrenza e la questione della contraffazione (pirateria)
c. e reti della distribuzione (strade, poste, viaggi, porti, dogane)
d. L’attività tipografica nei contesti italiani; le specificità locali: le città e le strategie editoriali, i generi, i gruppi culturali
e. La stampa periodica (giornali e gazzette) e i suoi operatori
f. Le stamperie reali
g. Censura (censura ecclesiastica e censura laica) e autocensura
Autorialità e anonimato Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE