Un geografo alla corte dei re di Napoli. Giovanni Antonio Rizzi Zannoni
Napoli, Archivio di Stato, 20 maggio – 31 agosto 2014
Mostra documentaria e iconografica nel bicentenario della morte di Giovanni Antonio Rizzi Zannoni (1736-1814)
Giovanni Antonio Rizzi Zannoni (Padova 1736 – Napoli 1814) è annoverato tra i maggiori geografi e cartografi italiani in età moderna. Lasciata giovanissimo la città di Padova si recò in Germania, dove si formò alle scienze matematiche e astronomiche pubblicando per gli stabilimenti geografici di Seutter e di Homann. Trasferitosi a Parigi, nel 1760 attirò l’attenzione degli astronomi europei per la pubblicazione di una Epistula con la quale chiedeva di effettuare osservazioni astronomiche simultanee per determinare le differenze di longitudine di parecchi luoghi del centro Europa. Il primo importante incarico venne dal re di Napoli che gli commissionò un carta del Regno, pubblicata a Parigi nel 1769. Lasciata Parigi, nel giugno del 1776 si stabilì a Venezia dove iniziò a lavorare per una carta degli Stati Veneti e ad altri progetti, tra i quali un carta del Padovano in 12 fogli. Nel giugno del 1781 si trasferì a Napoli su richiesta del re per realizzare una carta topografica del Regno. Il suo trasferimento a Napoli portò alla nascita della moderna cartografia geodetica nel Mezzogiorno d’Italia.